Il #civismo in salsa avellinese, invocato ultimamente come la panacea per la soluzione di tutti i problemi della città, non è che una operazione di “riciclaggio politico”. Una operazione ipocrita e truffaldina, ai danni degli avellinesi, finalizzata al riciclaggio di personaggi politici locali ormai “sputtanati”.
Personaggi nati, cresciuti e pasciuti alla scuola del più nauseabondo clientelismo e assistenzialismo partitocratico che ha avuto in Irpinia interpreti di livello nazionale. Insomma,una classe politica che, dopo aver portato la città ad uno stato di degrado senza precedenti sotto le insegne del PD, pensa, o meglio si illude di potersi riproporre come il “nuovo” semplicemente rinnovando le solite “promesse” e cambiando la #casacca”.
A tutto c’è un limite. Penso che gli avellinesi non siano disposti ancora a vivere di promesse e a farsi prendere per i fondelli da personaggi del genere.
Penso che gli avellinesi siano ormai stanchi di chinare il capo e, poi, di leccarsi le ferite inferte da una classe politica dispotica che arraffa tutto con avidità, senza mai saziarsi.
Penso che gli avellinesi non riescano più a sopportare una classe politica che si ciba della miseria e della disperazione che ha seminato.
” L’abito non farà il monaco” anche ad Avellino.