Consigliere Regionale M5S Campania
EX ISOCHIMICA: PER NON DIMENTICARE
EX ISOCHIMICA: PER NON DIMENTICARE

EX ISOCHIMICA: PER NON DIMENTICARE

Area ex Isochimica S.p.A. – Pianodardine – Zona A.S.I. di Avellino”
L’area dell’ex Isochimica, potrebbe essere una vera e propria bomba ecologica, sita nel quartiere Ferrovia di Avellino è oggi posta sotto sequestro. In quest’area, su un binario “morto” della stazione di Avellino, nei primi anni ’80 iniziarono a scoibentare le carrozze ferroviarie, senza alcuna protezione.


Gli operai lavoravano all’interno delle carrozze, tra le lamiere, scorticavano l’amianto e grattavano con la spazzola d’acciaio. Nessuna protezione, soltanto un fazzoletto sul naso, una mascherina di carta. Si lavorava dentro una nuvola blu, immersi in milioni di fibre di crocidolite, l’asbesto più pericoloso per l’uomo, spesso si mangiava stesso nelle carrozze per recuperare tempo. Ogni operaio è stato immerso dentro quella nebbia micidiale e ha respirato e mangiato migliaia di fibre di amianto.
L’amianto è un killer subdolo perché manifesta l’eventuale danno dopo 30-40 anche 50 anni dall’inalazione. Il periodo di latenza è lunghissimo, può arrivare fino a 50 anni, quindi le persone che non hanno ancora sviluppato malattie sono comunque suscettibili di contrarla.
Una sola fibra d’amianto depositata nei polmoni dopo una incubazione di circa trent’anni può causare il mesotelioma. Nei polmoni degli operai dell’Isochimica ce ne sono migliaia, infatti, il risultato di un’indagine a campione effettuata dai medici della provincia di Salerno ha confermato che il 100 per cento dei soggetti esaminati è contaminato dall’amianto.
A questo punto se c’è ancora dell’amianto nell’area questo va bonificato per tutelare la salute delle future generazioni. Tutto dipende da quelle che sono state le misure per la dismissione dell’amianto che veniva scoibentato. Se è stato fatto in piena sicurezza ambientale nessuno dovrebbe aver avuto problemi. Però questo che va verificata e bisognerebbe sapere quale è stato il processo di smaltimento e se in questo processo c’è stata un’aerodispersione delle fibre di amianto. Inoltre, l’amianto, se si libera nell’aria, viene trasportato è tende ad inquinare le zone circostanti. Quindi le procedure di analisi in corso sono fondamentali per cercare di capire se c’è stata una diffusione nell’ambiente circostante.

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